
Publication details
Year: 2017
Pages: 210-223
Series: Rivista di estetica
Full citation:
, "Tra parola e canto", Rivista di estetica 66, 2017, pp. 210-223.


Tra parola e canto
La voce tra fenomeno e oggetto pulsionale
pp. 210-223
in: The auditory object, Rivista di estetica 66, 2017.Abstract
Il canto mostra come la voce possa essere uno strumento di godimento. Per arrivare a comprenderne le ragioni, occorre dapprima riconoscere come il carattere enigmatico della voce sia stato tradizionalmente celato dall’idea che essa sia un trasparente veicolo del significato, che riesce a svolgere la sua funzione in modo immediato, e che annulli la distanza che separa l’espressione dal contenuto. Si può però pensare la voce quale oggetto indipendente dalla relazione con il concetto, e rivolgersi a quei momenti nella storia della riflessione filosofica in cui si è tentato di mostrare come la voce sia materia acustica, e non sia un mero medium: la voce acquisisce in questa circostanza lo statuto di “corpo”, e solo in quanto tale essa è capace di dare piacere. Attraverso la definizione di Lacan della voce come “oggetto pulsionale” si possono esplorare le ragioni che fanno del canto un godimento: l’oggetto, in psicoanalisi, è ciò attraverso il quale la pulsione riesce a trovare soddisfazione. Oltrepassando la teoria freudiana, la voce è introdotta da Lacan tra questi oggetti che consentono alla pulsione di raggiungere il suo obiettivo: soddisfarsi. La voce lacaniana non solo non è in nessun modo assimilabile al discorso, ma non ha proprio niente a che fare con il parlare: è in relazione solo con il corpo e con il godimento. Così l’oggetto-voce, inteso come originario oggetto pulsionale, è quanto più si avvicini a descrivere il “cantare”.
Publication details
Year: 2017
Pages: 210-223
Series: Rivista di estetica
Full citation:
, "Tra parola e canto", Rivista di estetica 66, 2017, pp. 210-223.